In questi giorni si sta discutendo molto della situazione del verde in città, soprattutto per la pulizia e la manutenzione. Ma anche per la sicurezza, specialmente in alcune zone come via Fascetti.
Che cosa ne pensi? C’è bisogno di più attenzione? Dove in modo particolare?
Cosa si può fare per la sicurezza? Qual è il pensiero della tua lista?
Il verde è molto, troppo trascurato ed ha perduto la sua funzione primaria. I cittadini non possono più fruirne.
Lodi ha parchi importanti nel centro della città, come l’Isola Carolina(che sarà oggetto di puntuali considerazioni in altra occasione), Villa Braila oppure i giardini di Viale IV Novembre, ma ha anche parchetti di quartiere, distribuiti sul territorio, pensati per essere goduti da famiglie con bambini e per divenire punto di ritrovo per gli anziani. Sono collocati vicino alle scuole e agli asili, nelle periferie.
Oggi non sono accoglienti, vengono trattati come non fossero di nessuno e contribuiscono a dare un’immagine di sciatteria generalizzata a tutta la città. Manca la cura periodica, manca la manutenzione degli arredi (panchine, tavolini, cestini, fontane), mancano scivoli e altalene, manca l’illuminazione. Manca ogni forma di controllo di chi ne fruisce, con il risultato che sembrano essere stati conquistati e divenuti esclusiva disponibilità di persone che, con la loro presenza, inibiscono la frequentazione di bambini e nonni.
Crediamo che i parchi vadano restituiti alla loro funzione originaria e che debbano tornare un luogo di aggregazione per i lodigiani, in particolare per le famiglie con bambini. I parchi devono essere presidiati, anche da volontari, e devono essere regolarmente e quotidianamente controllati dalle forze dell’ordine, affinché non diventino zone franche. Le attuali tecnologia rendono disponibili, anche a basso costo, sistemi di videosorveglianza (telecamere) che consentono un controllo costante. Devono essere manutenuti con sobrietà: tagliando l’erba, irrigando, raccogliendo le foglie in autunno e curando le essenze arboree con potature regolari. In primavera andranno ornati con fiori stagionali colorati. Nel bello e nel pulito si vive meglio. Non occorrono investimenti straordinari, ma solo che sia condotta la ordinaria manutenzione.
È infine mio personale convincimento che i parchi debbano essere restituiti alla città senza barriere e recinzioni, e che debbano essere permeabili in ogni punto del loro perimetro. In nessuna capitale europea (e neppure oltre oceano) i parchi sono sotto chiave. In realtà non lo sono più neppure da noi. Sono tutti cintati, ma nessuno si occupa più da anni di chiudere i cancelli o di verificare l’integrità delle recinzioni.
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